E’ iniziato Storie dell’Appennino, il Laboratorio di Cinema documentario realizzato con camera 360, organizzato nel cratere marchigiano dei territori colpiti dal sisma. L’iniziativa è stata organizzata da Corto Dorico Film Festival e Scuola di Cinema Officine Mattoli, in collaborazione con Università degli Studi di Camerino.

La sfida che affronteremo sarà quella di riconnettere i fili di una comunità e di un territorio martoriato, quale quello del cratere marchigiano, e raccogliere e ascoltare le storie che il territorio lascerà emergere e rielaborare.
Racconto e cinema del futuro insomma si fonderanno assieme per un lavoro di immersione, interpretazione, e scrittura in quella splendida realtà di luoghi dell’Appennino, messi così a dura prova.

Dalle prime settimane di corso si è subito entrati in media res e si è iniziato a testare le modernissime camere Samsung Gear 360 ° con cui saranno realizzati i documentari da presentare in anteprima al festival di Corto Dorico 2017.

Che dire di questo nuovo mezzo? Quale sono le prime impressioni?
Decisamente la camera 360 è uno strumento rivoluzionario, qualcosa che probabilmente sarebbe piaciuto anche al grande Stanley Kubrick. O forse no, considerata la proverbiale ortodossia del regista statunitense naturalizzato britannico. Sta di fatto che, di certo, la camera 360 °, questo nuovo mezzo per fare cinema non lo avrebbe lasciato indifferente. Perché questa è una svolta epocale, che permette di vedere anche ciò che in teoria non si potrebbe poter vedere e dunque modifica profondamente il modo di guardare un film: una vera e propria immersione.
Con questa tecnologia rivoluzionaria infatti non solo si ha bisogno di uno speciale visore per calarsi nella realtà 360° ma cambiano anche i riferimenti del linguaggio cinematografico e, dunque, come dire, certe cose che non si devono fare nel cinema tradizionale qui invece vanno fatte eccome, prima fra tutte guardare in macchina.
Insomma, è ancora presto per tirare un giudizio complessivo, ma la camera 360 ° è di certo uno strumento che esercita una forte leva sulla creatività e questa cosa non può che piacerci assai.