Ormai lo sappiamo. Sono finiti i tempi in cui la persuasione era lo strumento tramite il quale agire sul mercato. Adesso sono le storie a suscitare emozioni e a coinvolgere il pubblico.
Enunciati come “i nostri prodotti sono i migliori del mercato”, “la nostra azienda è leader del suo settore”, “offriamo servizi chiavi in mano” sono frasi fatte che praticamente non dicono nulla e risultano del tutto incapaci di emozionare le persone.
E’ qui che entra in gioco il Corporate Storytelling, un prezioso alleato per l’impresa, utile a rifondare il modello di comunicazione partendo dall’emozione: in questo nuovo approccio i prodotti non sono più prodotti ma si trasformano in esperienze da vivere e desiderare.

Già nel 1999 Rolf Jensen, economista e futurologo danese, nel suo libro “La Società dei Sogni” teorizzava il passaggio dalla società dell’informazione a quella della narrazione: una società dove i prodotti non vengono più acquistati per le loro qualità intrinseche ma piuttosto perché capaci di evocare sentimenti, emozioni, pensieri razionali positivi e coinvolgenti. In una sintesi prodotti capaci di incarnare un sogno.
È in tale prospettiva che le merci diventano storie esse stesse e che il marketing si fa narrativo. È in tale ottica che il nuovo imperativo del marketing diventa quello di …Comunicare Emozionando.
Il Corporate Storytelling funziona perché rompe la monotonia della comunicazione tradizionale e il suo schema ripetitivo: non è imparziale né asettico ma fa leva sulla suggestione e sull’empatia costruendo una relazione che coinvolge e che crea vicinanza. Grazie a ciò le informazioni raccontate si incidono nella mente del pubblico e diventano criterio per la scelta del prodotto.
Nella pratica si traduce nel narrare storie d’azienda brevi e incisive, capaci di arrivare al cuore delle persone, generare fiducia e fedeltà.
Storie oneste soprattutto, perché quello che l’utente odierno ricerca è la sincerità. Proprio come nell’esempio dello splendido commercial HUAWEI qui sotto riportato.