Film e fumetti che cosa hanno in comune a parte il fatto di iniziare con la lettera F?
La risposta è semplice: entrambi raccontano storie.
Entrambi hanno bisogno di una valida struttura narrativa portante (sceneggiatura), pena il loro mancato buon funzionamento.

Diabolik e sceneggiatura in 3 atti. E possibile davvero utilizzare questo modello per analizzare un classico del fumetto?

In certi casi si. In altri no. Perché, come succede per i film, non sempre questo modello è quello più utile per avvicinarsi alla storia raccontata. In certi casi infatti la trama si può spiegare più facilmente facendo ricorso allo schema del viaggio dell’eroe (lo vedremo in un prossimo articolo).

diabolik ed il suo famoso pugnaleNello schema della sceneggiatura in 3 ATTI i punti di svolta drammaturgicamente rilevanti sono i seguenti:

(I)ncidente (l’incidente che succede al protagonista e che sconvolge il suo percorso)
(1) ° Turning Point (la scelta del protagonista sulla base dell’incidente che gli è capitato)
Mid Point (il punto di maggior pericolo per il protagonista, conosciuto anche come punto di non ritorno)
(2) ° Turning Point (il ribaltamento della prospettiva del protagonista)
(C)limax (il momento di maggior tensione del plot narrativo)

Ecco allora una trama di Diabolik (file PDF), analizzata secondo lo schema dei 3 atti, in base ai filoni narrativi presenti. Ricordiamo infatti che Diabolik adotta la tecnica dei filoni incrociati (due o tre filoni narrativi che partono separati per poi incontrarsi). E’ un espediente narrativo utilizzato per diversificare le storie, altrimenti tutte troppo potenzialmente simili tra loro che permette di ispessire la trama e di affrontare anche tematiche sociali.

Buona analisi.