Un tempo lento quello della quarantena.

Tempo per pensare, per preoccuparsi, per

evadere con l’immaginazione.

Emergenza sanitaria, lockdown del paese, confinamento in casa, restrizioni e limitazioni nel muoversi, quotidianità stravolta, notevoli incertezze sul presente e sul futuro: questo e molto altro nell’era del Coronavirus.

Uno storytelling per descrivere la vita ai tempi del Covid-19.
Un racconto dai tratti corali e universali, ma anche molto personale.

I balconi, popolati come mai prima della pandemia, diventano gli ultimi avamposti verso il fuori, dove si può scorgere una umanità impegnata nei piccoli gesti della vita quotidiana nel tentativo di sopravvivere alla solitudine, alla paura, alla noia dell’isolamento.

Immagini morbide e surreali di un quartiere cittadino dove le strade sono deserte, i movimenti delle persone sui balconi lenti e rarefatti , il riordino e il riassetto della abitazioni si fa alacre, la cura nella gestione di terrazzi e piante diventa spasmodica.

#iorestoacasa #ioescoconlimmaginazione

L’Italia Combatte.
Oggi come Ieri.

Eh, si. In questo periodo di pandemia, dove siamo tutti reclusi a casa, e si sente più che mai il desiderio di libertà, negataci dal Covid-19 è davvero molto facile fare un parallelo con quel periodo ben più tragico per l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale quando la libertà era negata: il periodo della resistenza partigiana in piena epoca fascista.

Certo quella contro il Covid non è proprio una guerra, ma a sentir parlare alcuni partigiani dell’epoca c’è lo stesso smarrimento di allora. E soprattutto proprio come allora, si sente assai il bisogno di unire le forze per stringersi tutti assieme e resistere alle notevoli difficoltà sociali, economiche e lavorative che si sono venute a creare.

#resistenza #resistiamo